Tirocinio

nella Fondazione Baccichetti per la Sindrome di Down (ONLUS)

Esperienza Personale

Beatriz Ruiz Fernandez

Da quando ero piccola la mia curiosità e spontaneità mi ha portato alla ricerca di tante nuove esperienze. Ancora ricordo la voglia di essere in contatto e gioco con tutti gli altri e con tutto quello intorno a me, ma anche di diventare grande e credere di sapere tutto.

Un giorno ero seduta nel divano da casa mia vedendo un documentario sul funzionamento del cervello e alcuni anni dopo iniziavo la mia laura in Psicologia senza sapere bene cosa era o cosa voleva dire lo studio del comportamento umano.

Per cinque anni ogni giorno andavo a lezione e mano a mano imparavo la storia della Psicologia, le diverse scuole e metodologie, la struttura e it funzionamento del SNC, dei processi cognitivi che ci sono dietro ai diversi c:omportamenti, sulle malattie neuropsicologiche e psicopatologiche, sulle diverse metodologie di trattamento, della prevenzione e dell’ importanza dell’ educazione nel processo di sviluppo, eccetera. In tutto quel tempo sentivo un cambiamento dally mia forma di vedere it mondo, di capirlo, fino al comportamento nel rapporto con gli altri e con me stessa. Tutto quello mi riportava sapere teorico ed esperienza personale,ma mancava qualcos’ altro.

La opportunità di una esperienza piu pratica come studentessa di psicologia e arrivata con
l’ Erasmus. Un anno dove non solo ho capito cosa e il lavoro psicologico sull’ ambito della guida e aiuto a persone con diverse necessità, ma anche da quelli handicaps propri. II fatto di sentire la difficoltà e limitazione all’ ora di esprimermi in una lingua straniera e il fatto di dovere affrontare tante situazione nuove da sola, ma anche l’aiuto e la pazienza, l’ amicizia trovata e affetto da tutti quanti. Mi ha fatto capire in prima persona i sentimenti di tanti altri che per avere una condizione determinata (ad. Esempio condizione genetica della Sindrome di Down), sono costretti a vivere in un mondo di limitazione sociale da quando sono nati. Ma innanzitutto, mi ha fatto capire che il tempo, il contatto, la conoscenza e la consapevolezza di noi stessi e della diversità di tutti gli altri e quello che riesce a distruggere tutte le mura sociali create.

 

Il tirocinio nella Fondazione Baccichetti ha superato tutte le mie aspettative. Da quando sono arrivata effettivamente ho capito e svolto quello che pensavo fosse il ruolo di un psicologo, attraverso la responsabilità e fiducia data dal professore Baccichetti (pediatra genetista e fondatore dell’ ente) e il lavoro portato avanti dalla mia collega Marta Neri e me nell’ organizzazione ed attività sui diversi progetti della fondazione. Ma soprattutto la soddisfazione nel contatto diretto con tutti i bambini, ragazzi e adulti con la sindrome di Down e con le sue famiglie, da cui ho imparato che nella stessa realtà c’è una possibilità diversa per ognuno di tutti noi.

Per finire ho da dire che vedere lo sforzo che fanno tanti professionisti diversi per il cambiamento sociale e per fare di ogni persona una opportunità di vita, aumenta la mia motivazione di lavorare nel campo dell’ integrazione sociale, un lavoro basato sulla conoscenza scientifica, metodi educativi e preventivi e ancora più importante, basato sul benessere e l’amore per la vita e gli altri.